Mentre viaggio e lavoro in varie città del mondo, tra cui Shanghai, Tokyo, Bangkok, Hong Kong e Londra, ho osservato numerosi progetti di sviluppo abbandonati in cui le strutture in cemento sono lasciate inutilizzate e si deteriorano a causa degli elementi naturali nel tempo. In questo progetto, stiamo esplorando la possibilità di introdurre la crescita delle piante su queste terre desolate abbandonate, consentendo alla natura di dettare la formazione.
All'interno di questi spazi vuoti, miriamo a introdurre recinti simili a tende in cui i senzatetto e i meno fortunati possono risiedere. I criteri per questo progetto sono di utilizzare risorse finanziarie minime contribuendo al contempo al benessere dei meno fortunati nella nostra società, fornendo loro almeno un riparo di base. Stiamo anche esplorando questo approccio architettonico consentendo a Madre Natura di gestire gli aspetti estetici, utilizzando i resti di progetti finanziariamente crollati che inizialmente erano troppo ambiziosi.
A volte ho la sensazione che gli architetti tendano a pensare troppo e a progettare eccessivamente gli edifici, spesso ignorando la bellezza di consentire agli elementi naturali di fare il loro corso.